sabato 31 gennaio 2015

Riflessioni di una gravida febbricitante alla 31sima settimana di gestazione

31 gennaio = 31 settimane

Io sono stanca, ma non di te... sentirti crescere e portarti dentro è meraviglioso, un dono stupendo!
Continui dolori, malesseri, influenze, febbri, e chi più ne ha più ne metta, mi stanno mettendo a dura prova e rendendo fragile, soprattutto psicologicamente. 

Però poi penso che manca poco, che tra qualche settimana sarai tra le mie braccia e potrò finalmente coccolarti, baciarti... sentire il tuo profumo... quel profumo che solo i neonati hanno! E allora un po' di forza ritorna... insieme alla curiosità, che si fa sempre più grande, di vedere il tuo viso, che ho già sognato e immagino, ma che forse mi sorprenderà... anzi, mi sorprenderà di sicuro!

E poi c'è la "paura", quella buona... Paura del parto, che non mi spiego come mai ci sia, dato che l'ho già vissuto e all'epoca non mi spaventava minimamente. Paura dell'ignoto, perché non so come andrà, cosa accadrà, come riuscirò a gestire la nuova condizione di mamma-bis.

E allora guardo tua sorella, che dorme qui accanto a me, mentre io sudo, perché mi sto sfebbrando... la osservo ed emana una dolcezza infinita! Ma la osservo ogni giorno, la ascolto, ammiro i suoi progressi quotidiani... e non posso che essere orgogliosa. E mi rassicuro... mi pervade la strana convinzione che sarà una sorella maggiore fantastica, che vorrà aiutarmi con te e che io glielo permetterò, per farla sentire importante, per farti sentire amato, per permettere la nascita di un legame speciale, che spero vi accompagnerà sempre. 

Ecco, siete voi due che mi rassicurate e date conforto... e la mia vita senza voi, non riesco nemmeno a immaginarla!

Arriva presto, piccolino! Ti aspettiamo!

sabato 10 gennaio 2015

Nell'era degli hashtag

Il sonno stasera non sembra voler arrivare, e allora pensavo ai vari hashtag che stanno invadendo le bacheche di Facebook in questi giorni.
#jesuischarlie non è che mi rappresenti più di tanto... Per carità, condanno al 100% i terroristi, ma credo che la satira a volte esageri e quindi non mi ci rispecchio.
Però c'è un altro cancelletto che rispecchia in pieno il mio pensiero di mamma... Tante madri che conosco ne hanno già ampiamente discusso, e allora perché non farmi criticare ed etichettare un po' anche io per le mie convinzioni materne?!
#noistintoblu... Prima che inventassero l'hashtag che spopola, appena ho visto la tanto discussa pubblicità della marca di latte in polvere blu, sono rimasta basita e ho commentato a mio marito "ma quale istinto e istinto... Che tristezza!".
In questo mio commento non c'era nessun riferimento a tutte le madri che per x motivi scelgono il latte artificiale e non allattano, anche perché nella pubblicità si parla di bimbi di 15 mesi e io ho smesso di allattare per scelta mia e non di mia figlia a quell'età, quindi non posso dir nulla. Il mio commento era di disgusto verso quella nota marca, che ha coniato addirittura un neologismo per vendere il suo latte formulato adatto dai 12 mesi in poi... Ma perché??? Perché??? Anche i muri dovrebbero ormai sapere che dopo l'anno, che si sia allattato fino a quel momento o meno, il latte in polvere, che di certo non costa poco, è del tutto innecessario! Perché far passare come istintiva una cosa superflua? Si presume che a 12 mesi un bimbo sia svezzato, e allora il latte vaccino fresco o il latte vegetale a colazione vanno più che bene! Perché nel nome del marketing privare ancora di più le madri del loro istinto? Sì, perché è questo che si fa... Non c'è niente di istintivo nel preparare un biberon di latte in polvere a un bambino di 15 mesi... È una cosa assolutamente superflua, come mille altre, dalle quali tutte noi (me compresa) ci facciamo infinocchiare, ritenendole indispensabili, per poi ricrederci e perfino pentirci. (Non farò il lungo elenco di cose inutili delle quali ci circondiamo, per non risultare ancora più antipatica e saccente... Che poi sarebbe solo l'opinione di una mamma che ci è passata ed è in grado di stilare una lista di ciò che serve e ciò di cui si può fare a meno, ma so già che molti la leggerebbero come "ma che saputella questa"... Quindi, evititiamo! Ognuno fa le sue scelte e ne trae le sue conclusioni.)
Però, cari produttori di prodotti per l'infanzia e babyfood, per favore, lo so che campate su questo, ma non prendeteci in giro... Le parole "istinto" e i vostri fantastici neologismi impronunciabili, sarebbe meglio sostituirli con "per comodità" (discutibile) o "se proprio non potete farne a meno" (ma i vostri bimbi sì!).
Facciamo le madri dall'alba dei tempi, ricordiamocelo ogni tanto!
#noistintoblu